Quando conosci qualcuno da più di quindici

Quando conosci qualcuno da più di quindici anni pensi che ormai debba conoscerti abbastanza bene da sapere realmente chi sei. Ne ho diversi di questi “qualcuno”, sono il mio appoggio costante nei momenti incostanti della mia vita. Per certi versi sono la mia sicurezza. Ma credo che ora la cosa che sta cambiando sia io: certi vestiti mi cominciano ad essere stretti, per usare una metafora. Si gioca, si scherza, si sta insieme, e ringrazio Dio per questo, ma alla fine della festa ritorno a casa con quel senso di vuoto. Sotto alcune frasi, sotto alcuni divertenti pregiudizi anche, mi ritrovo con un Luca che non ha nulla a che fare con me. Ci sono amici che non hanno nemmeno idea su che cosa si basi la mia creatività, o che mi vedono relegato a ruoli di comodo, credo. Se sono amici dovresti spiegare loro che cosa vuoi dire, mi direbbe qualcuno. Il problema è che si innescherebbe un circolo vizioso di altre considerazioni, di apparenze preconfezionate, nuove ed idonee per un altro ciclo. E la cosa non mi va. Così penso che lascerò tutto così com’è con l’unica differenza che starò più attento ad evitare situazioni deprimenti per il mio ego. Probabile che ci sia qualcuno di loro che possa navigare tra queste righe, ma credo avrà il buon senso di volermi conoscere meglio qui senza chiedere altro. D’altronde, Luca, Bianco non serviva anche a questo? Per ritrovare realmente te stesso distante da tutto?

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