Un viaggio a Gallarate fine settimana scorsa, per

Un viaggio a Gallarate fine settimana scorsa, per lavoro. Ritornato sabato giusto in tempo per fare ritardo alla mia festa-aperitivo…

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Alcune sensazioni ritornano e mi portano distante. Mi domando perchè alla fine mi ritrovo così.
Galassie lontane galleggiano nello spazio oscuro avvicinandosi allo sguardo, la mente si apre all’abisso per l’ennesima volta, tra stelle collassanti, tra flussi di neutrini impercettibili, tra polvere argentea testimone del tempo gentiluomo ed elegante. Sondo le memorie levigate, scolpite, da anni luce di dolore e di amore sulla pietra del mondo sconosciuto dai satelliti, ormai arido e consumato. Lacrime di vita evaporano dal letto di un fiume ormai invisibile. Seduto goffo su una roccia nella mia tuta corazza ormai danneggiata dalle scheggie di un pianeta non più nascosto, apro la mano verso il vuoto cercando una forma di vita che non c’è più. Amore, amore lontano, la pressione della gravità mi spezza e appiattisce, di colpo perdo il peso di me stesso. Dove sei, creatura, dove sei? Non era il nostro paradiso questo?

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