Frugava dentro il baule, percepiva energie anticam

Frugava dentro il baule, percepiva energie anticamente narrate, mentre le sue dita risplendevano di luce riflessa. Oggetti diversi per forme, ma non solo. Il suo potere lo portava ad andare oltre, riusciva a percepire i ricordi di ogni cosa, tracce memoniche aggrappate come alghe su scogli impassibili alle onde temporali. Foto sgualcite nel limbo dei passati possibili, e impossibili aggiunse lui. Il Dr. Ethan aveva in mano, anzi no, possedeva un vecchio astuccio in legno, ora. Poi un posacenere. Poi una bambola senza braccia. Poi una scarpa sgualcita e nerastra. Poi un cucchiaio. Emanavano ricordi difficilmente invisibili per lui: bambini ridere, ore pomeridiane, lo sguardo di una madre, la vergogna di un attimo, il fumare nascosti e altro. Dispose gli oggetti sul pavimento e cercò ancora tra i loro ricordi. C'era ancora qualcosa di sottile che non scorgeva. Un punto in comune. Il mistero che lo ha attratto fin lì. Ma cosa?Non riusciva a capire. Già ma è così. Sono le rimozioni, attaccate come sanguisughe ai ricordi. Ma perchè l'uomo dimentica?

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