La leggenda del pianista “dall’oceano”. O Pianoman

La leggenda del pianista “dall’oceano”. O Pianoman, come ribatezzato dagli inglesi. Anch’io come altri ho provato, provo, curiosità per questo misterioso ragazzo, dall’abito fradicio, muto e senza memoria, dallo sguardo interrogativo e senza altro dato dalla coscienza. Un biondino che non sa dirti molto, trovato per strada, portato poi di fronte ai medici. L’unica cosa che ha potuto fare è schizzare su un foglietto un pianoforte davanti agli infermieri. Schizzato dannatamente e stranamente bene, in prospettiva dall’alto, gestendo deboli ma azzecati punti di fuga.
Gli hanno poi portato un pianoforte. E dicono che abbia suonato straordinariamente bene, troppo. Dai classici alle improvvisazioni.
Dal 6 maggio scorso non si sa chi è quest’uomo. Ci sono state persone che lo hanno riconosciuto, ma poi sono state smentite.
Può sembrare una trovata pubblicitaria, può essere ispirante per una sceneggiatura, ma sta durando da un bel po’ nella cassa di risonanza mediatica.

Mi piacerebbe perdere la memoria per un po’ di giorni, mi piacerebbe non parlare. Mi metterei a disegnare. Mi gusterei la libertà di non avere fardelli inconsci. Riderei di gusto davanti alle cose che non conosco o che ho conosciuto ma che non ricordo più, mi farei un sacco di domande più su gli altri che su me stesso, sarei un legittimo irresponsabile distratto dall’altro lato della vita…
Si, ci sto pensando.

Un Commento a “La leggenda del pianista “dall’oceano”. O Pianoman”

  1. Anonimo Scrive:

    Stai troppo fuori

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