Lo sai che ti sono vicino, in questi giorni pi&ugr

11 Dicembre 2006

Lo sai che ti sono vicino, in questi giorni più del solito, e so che leggerai queste righe, più del solito. Devi solo sapere che nonostante la vita riservi queste strane cose, queste incertezze crudeli, il mio volerti stare accanto è una delle poche cose di cui puoi fidarti, e che non ha nulla a che fare con la fragilità fisica dell'uomo.Sono qui.Sai dove trovare una coperta in più per trovare un po' di calore davanti a tutta la freddezza, tesoro. Io sono qui.

Frugava dentro il baule, percepiva energie anticam

23 Novembre 2006

Frugava dentro il baule, percepiva energie anticamente narrate, mentre le sue dita risplendevano di luce riflessa. Oggetti diversi per forme, ma non solo. Il suo potere lo portava ad andare oltre, riusciva a percepire i ricordi di ogni cosa, tracce memoniche aggrappate come alghe su scogli impassibili alle onde temporali. Foto sgualcite nel limbo dei passati possibili, e impossibili aggiunse lui. Il Dr. Ethan aveva in mano, anzi no, possedeva un vecchio astuccio in legno, ora. Poi un posacenere. Poi una bambola senza braccia. Poi una scarpa sgualcita e nerastra. Poi un cucchiaio. Emanavano ricordi difficilmente invisibili per lui: bambini ridere, ore pomeridiane, lo sguardo di una madre, la vergogna di un attimo, il fumare nascosti e altro. Dispose gli oggetti sul pavimento e cercò ancora tra i loro ricordi. C'era ancora qualcosa di sottile che non scorgeva. Un punto in comune. Il mistero che lo ha attratto fin lì. Ma cosa?Non riusciva a capire. Già ma è così. Sono le rimozioni, attaccate come sanguisughe ai ricordi. Ma perchè l'uomo dimentica?

Ore 6:00 am., sulle Montagne dell'Ego. L'i

11 Novembre 2006

Ore 6:00 am., sulle Montagne dell'Ego. L'incosciente scalatore dell'Inconscio si riposa. Tutto quello che vuoi non l'hai sempre davanti agli occhi. Vorresti la trasparenza, lo so, per qualche motivo, per qualche equilibrio. Ma queste nuvole di pensieri le trovi dovunque ti giri, una volta arrivato in cima alla montagna. Così solo. Aspetti che il brutto tempo se ne vada, ti illudi che basta un soffio dalle tue labbra per schiarire tutto… Dalla montagna dove sto seduto, invece, nuvole di pensieri e valanghe di parole. Chi credi possa passarti a salutare? Così meravigliosamente stanco e affascinatamente stufo alzi un sopracciglio e guardi giù. Non vedi più nessuno aldilà del tuo naso.

Sono passati giorni, settimane, forse, pens&ograve

22 Ottobre 2006

Sono passati giorni, settimane, forse, pensò il giovane della seconda dimensione da quando si sentì con lo spirito della quarta dimensione.
“Sai che non potrai mai arrivare fin qui, che senso avrebbe? Certo per quattro anni terrestri non ho fatto altro che cercarti e ricercarti, nonostante la tua spietata freddezza alle mie attenzioni, ma alla fine è stata solo una mia curiosità” disse lo spirito della quarta dimensione.
“Non mi sembra giusto, sei ingiusta, ti ho dato tutto, sono stato paziente davanti ai tuoi sbalzi dimensionali, DLH710. Non vedi oltre?” rispose piccato il giovane della seconda dimensione, mentre cercava di gestirsi il tempo e lo spazio a disposizione davanti a tanto inconcepibile significato.
“Oh mio caro, ma davvero non vedi? Sarà forse perchè vivi in quel limbo lontano e piccolissimo” sorrise la principessa della luna a quattro dimensioni.
“Non ricominciare, vivrò qui per mia natura, ma non mi manca certo l’unica cosa che potrei offrirti e che non ha certo regole di spazio, tempo e delle altre due coordinate che solo tu hai… Ne sono sicuro!”.
“Mio caro amico, posso chiamarti così adesso? Mio caro vicino amico, non vedi quanto siamo lontani in ogni senso dimensionale nell’entropia cosmica? Io posso essere qui nel mio limbo ad anni luce da te, posso essere invece a 800 km da te oppure posso essere a due metri da te, ma non sarò mai dentro di te: saremmo sempre distanti. E’ la legge dell’universo, il cuore queste cose non le apprezza non credi?”. Poi la dama dagli occhi a quattro dimensioni lasciò uno dei suoi classici sorrisi infradimensionali sospesi e scomparve nella frattura fatua del limbo.
Mavaiafareinculo disse fra sè e sè il giovane dal limitato vocabolario a 2D e andò via, tornando alle cose che gli umani a due dimensioni fanno di solito nella loro breve vita: amazzare il tempo con il loro spazio.

Appunti privati che dovevo scrivere 5 giorni fa. Per impegni vari li scrivo solo oggi.

Lo scorrere dei granelli di sabbia è inesor

16 Ottobre 2006

Lo scorrere dei granelli di sabbia è inesorabile, dita ferme e vissute cercano di bloccare tutto, ma non ci riescono. La clessidra è sommersa dai suoi stessi granelli, come un paradosso nascosto da un vetro opaco. La clessidra immersa in un deserto notturno. Il deserto divorato dal movimento ipnotico del mare. Granelli su granelli. Incontenibili, inarrestabili. Verso la stasi.

Appunti privati.

Tagliato via i baffi, dopo nemmeno un anno. Dopo 1

8 Ottobre 2006

Tagliato via i baffi, dopo nemmeno un anno. Dopo 10 anni ho il viso pulito. Ho cambiato vita, direi.

Ho visto il concerto di George Michael a Milano. Quello che ha colpito è l’estrema eleganza in ogni particolare, dalla voce, agli arrangiamenti, alla stupenda scenografia. 25 anni di carriera, una canzone più bella dell’altra eseguite con incredibilie e curata maestria. Molti cantanti più giovani dovrebbero imparare.

Pian piano risento i miei amici. Sto trovando spazio per me, cercherò di comunicarmi e comunicare. Ma ho bisogno di trasparenza attorno.

Il Papa espone la sua posizione sul rapporto tra v

17 Settembre 2006

Il Papa espone la sua posizione sul rapporto tra violenza e religione, lo fa leggendo il Corano e aprendosi ai fratelli dell’islam, perlomeno. Ma invece riceve la risposta più brutale e alla fine più idiota. Che dialogo si può trovare? E quando pensi di trovare una posizione decisa, lontana dalla massa amorfa del Codice da Vinci, Oriana non c’è.

Oriana non c’è più. Nessun media ne parla se non in determinati e ristretti ambiti. E non mi meraviglio. Non ho mai fatto considerazioni politiche mirate sul mio paese qui, ma non posso fare a meno di notare alla fine quello che una certa Cultura radicata è riuscita a fare in Italia. L’ideologia espansa del Comunismo ha accolto per anni e anni nella sua culla la maggior parte degli artisti e creativi perseguitati, come un padre li ha protetti sotto una bandiera. Ma il padre è “stato padrone” (apprezzate il doppio senso) e sotto il maglio l’Arte si è piegata come una puttana in virtù della Politica. E non è rimasto nulla di Madame Creatività, nulla di sincero, se non l’Organo del Partito. E’ dire il contrario non è nient’altro che dire e nascondersi dietro una grande stronzata. Gli artisti, pochissimi ma geniali, che non hanno voluto piegarsi o essere il megafono di turno alla fine hanno avuto una morte solamente silenziosa.
In questo momento la Fallaci sarebbe stato il caposaldo per la parte silenziosa e diversa. Ma lo è ancora.
Nel mio piccolo, grazie, grazie per il fuoco che hai voluto condividere con noi poveri esclusi dalla corte, i Barboni della Cultura.

Mi ritrovo di fronte cose vecchie e nuove. Non puo

15 Settembre 2006

Mi ritrovo di fronte cose vecchie e nuove. Non puoi recuperare la tua anima se non ascolti prima il tuo cuore.

Ho spiegato ai miei amici che voglio starmene un p

11 Settembre 2006

Ho spiegato ai miei amici che voglio starmene un po’ per i cavoli miei, nei prossimi giorni. Devo recuperare e afferrare me stesso. E’ come se non mi ritrovassi più. Ho creato scappatoie e amplificato amarezze che alla fine non erano tali. Non credo sia più il caso.

Sono passati 5 anni dall’11 settembre, ho visto un documentario su La7 in un momento di pausa. Ho visto il viso di un poliziotto ricordare. Non posso immaginare.
Ho letto un articolo su un vecchio numero di Panorama dal dottore, un’intervista ad una madre di un kamikaze. L’amore per Allah porta ad essere fieri del sacrificio d’amore. Una madre orgogliosa di mandare e sacrificare i suoi figli. Gli israeliani hanno ucciso i loro parenti e i loro amici, ma loro hanno l’arma migliore: l’amore per Allah, il sacrificio supremo.

Ho intravisto Bruna in una strada vicino casa sua camminare e fumarsi una sigaretta. Riccardo gli dice tante volte di non fumare perchè fa male, ma ho visto lei in quel momento ritagliarsi uno spazio dal suo essere ragazza, moglie e madre. Ho sorriso, teneramente.

Alla fine acquisti consapevolezza. Ti rendi conto

10 Settembre 2006

Alla fine acquisti consapevolezza. Ti rendi conto di certe scelte. Per andare avanti, per proteggersi.
Spero che quello che penso ora sia la strada giusta. Per la mia creatività e per me stesso.