Cito dall’editoriale di Laura Scarpa su Scuola di
martedì, 23 Agosto 2005Cito dall’editoriale di Laura Scarpa su Scuola di Fumetto uscito questo mese approposito del film su Sin City: “… Del fumetto c’è tutto, pare di sfogliare lo schermo, geniale. Ma c’è anche l’assenza di complessità e il testo recitato non fa un buon servizio al testo scritto, lo banalizza, e i rimandi appaiono triti e scontati… vien da pensare che il fumetto non sappia dare di più. Vorrei che qualche volta l’incontro di questi due mezzi fosse un po’ più sottile. Perché ad effetti speciali, la carta perde.”. Vedo che il parere è simile a ciò che espressi settimane fa… Ho ancora il senso di amaro per quella pellicola sull’opera di Miller, senza nulla togliere alla fotografia in bianco e nero che è assolutamente incisiva. Il problema è che alcuni registi e produttori non hanno compreso il come adattare un personaggio di carta sulla pellicola: credo non ci sia niente di male nel dare una interpretazione totalmente slegata dai “tempi” della lettura, anzi è una sfida creativa. Come “Batman begins” ha insegnato. E che i “Fantastici Quattro” invece non hanno proprio recepito… (No, non lo vedrò al cinema).