Riporto l’articolo in questione (grazie Lawyer):
Bin Laden distrugge Gotham City
Il nuovo Batman di Frank Miller
«E’ sciocco dare la caccia all’Enigmista quando Bin Laden è ancora in circolazione». Frank Miller è un genio che ha preso un fumetto vicino all’agonia e lo ha rimesso all’onore del mondo: il suo Batman anziano, torbido e cattivo ha stupito ed emozionato lettori disillusi e scafati, stufi di superuomini in costumi gonfi di ormoni e di retorica. Un grande che ora gioca la carta più difficile per un autore di storie disegnate: fondere la fantasia con la realtà, l’eroe finto con il cattivo vero.
Così, mentre sui quotidiani d’America «Doonesbury» e le strisce più radical proseguono nella loro campagna per la pace e contro la Casa Bianca, il genio dei comics arruola l’Uomo Pipistrello e lo manda sulle tracce di Al Qaeda. «I supereroi sono stati creati per questo – spiega Miller – Superman e Capitan America fecero a pezzi Adolf Hitler».
A lasciare perplessi gli editori della «Dc Comics», che non hanno voluto commentare il progetto, è la trama di «Holy Terror, Batman», la graphic novel di Miller che dovrebbe essere pronta per l’anno prossimo: una storia che ha pochi precedenti. Negli anni Quaranta gli eroi, in costume e no (in divisa finirono pure Paperino e Bugs Bunny), si trasferivano sul fronte europeo: nel ‘41, quando Jack Kirby e Joe Simon s’inventarono Capitan America, lo spedirono a Berlino, a prendere a pugni in faccia il Fuhrer nel cuore del suo quartier generale. Nel ‘42, in un’Italia irriconoscibile da quant’era finta, un Mussolini dallo sguardo folle cercò invano di mettere in catene Wonder Woman. Superman, fino a Hiroshima, si divise tra Germania e Pacifico.
Batman, invece, combatterà sulla porta di casa. «L’ho fatto per reazione a quello che sta accadendo adesso in America – ha spiegato Miller -. La gente sta dimenticando chi è il vero nemico. E io glielo ricorderò». Al Qaeda, nel fumetto, farà strage a Gotham City, la città immaginaria che da sempre ospita Batman e il suo alter ego Bruce Wayne. Lì sarà la battaglia, e poco importa che Bin Laden non abbia un look spettacolare come quelli del Joker o del Pinguino.
L’America distrutta si era vista solo in qualche storia fantasy da incubo, ma gli invasori erano sempre bizzarre specie di alieni. Una sola eccezione: l’Undici Settembre di Spiderman, la storia tragica in cui anche i supereroi arrivarono troppo tardi a Gro- und Zero. «E’ in giorni come que- sti che nascono gli eroi – disse quel giorno l’Uomo Ragno – Non gli eroi come noi, ma i veri eroi del ventunesimo secolo. Voi, i singoli esseri umani. Voi che siete più nobili di quanto crediate, più forti di quanto crediate».